Questa volta ci spostiamo nel mio paese natale, in un fienile splendidamente ristrutturato, il "Kulturplatz Wellenberg" cioè "lo spazio culturale della Montagna ondivga" con un panorama vedevole sul dolce lago di Zurigo, a poca distanza da dove ho passato i mei primi 20 anni di vita.
Per questa impresa ho interpellato Valentin Arens, amico d'infanzia, cresciuto nello stesso paesino. Siamo stati insemel al liceo poi agli studi d"arte a Parigi negli anni 80, presso il nostro maestro Lucio Loubet.
Il primo fatto clamoroso : la mia flotta dei migranti è stata raggiunta da una nave di una ONG svizzera!, mentre salviamo le barche affondate per farle fiorire. galleria "le guerre"
Negli ultimi mesi hanno visto la luce del giorno mio laboratori-> Galleria Le Bagatelleo alcuni neonati di tutti colori, dei migranti e dei migrati inerti o schizzati, dei feriti e dei felici, adirittura dei bébé aristocratici. Insomma, quasi di tutto.
Nella sala parto abbiamo lavorato! La chiamo sala parto, ma non sono ginecologo né infirmiere, ma semplice artigiano di pennellini, saldatrici, resine tossiche e cera d’api. Le partorienti non sono giovani donne algli sgoccioli della gravidanza, ma tele vergini, ferro di recupero, resine tossiche e manometri malandati.